Istituto Italiano per lo Sviluppo Rurale e l’Agriturismo (ISVRA)

 

Fattorie didattiche

 

 

Fattoria didattica: l’agricoltura che insegna. Fino alla metà del secolo scorso eravamo un Paese di contadini. Non c’era famiglia che non fosse di agricoltori, o che non avesse parenti stretti che vivevano in campagna. Senza grandi urgenze ecologiche e salutistiche, più o meno tutti, fin da bambini, avevano confidenza con l’origine del cibo, con i campi coltivati, con una stalla, con le stagioni “della tavola”, con una cantina, con la preparazione di un formaggio o di un salume, col grano che diventa farina e pane…

 

Oggi questa esperienza spontanea, soprattutto nelle città, non esiste quasi più. Eppure l’importanza delle conoscenze che produceva è perfino cresciuta, di pari passo con la sensibilità ecologica, con la ricerca di qualità e genuinità degli alimenti. La scuola, sia pur con ritardo, si è resa conto che questo vuoto va colmato; le aziende agricole si sono rese conto di poter dare un contributo fondamentale al recupero di antichi quanto basilari “saperi”.

 

Così nascono le fattorie didattiche, inizialmente assimilate alle aziende agrituristiche, ma ora prossime ad essere meglio inserite nell’emergente mondo dell’agricoltura sociale, proprio perché, da episodica curiosità per agricoltori e docenti “innovativi”, sono ormai diventate un supporto stabile alla formazione delle nuove generazioni.

 

Una formazione che – secondo ISVRA – “ritorna” anche in termini di promozione del cibo italiano, della dieta mediterranea, dell’agriturismo. Motivo in più per lavorarci seriamente, sistematicamente, inserendola a pieno titolo nei programmi didattici delle scuole. Con questi presupposti, l’Istituto si propone come “ponte” fra il mondo della scuola e il mondo dell’agricoltura, per costruire una collaborazione stabile, fruttuosa e produttiva.  

 

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